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consumare informati web & social Alessandra Farabegoli docente ed esPerta di comunicazione web Revenge porn: l'abuso sessuale diventa digitale Ogni tanto la cronaca mette in luce questo fenomeno: un reato in crescita che sfrutta alcune piattaforme. Ma cos'è, come possiamo contrastarlo e che cosa svela di noi? hiariamo subito un punto: diffondere immagini intime L'approfondimento senza il consenso delle persone interessate è un reato, C che lo si faccia per vendicare un presunto torto subito (la ifne di Come combattere la "porno vendetta" una relazione, un tradimento) o per fare a chi la spara più grossa Non collaborare mai alla diffusione di immagini che dentro alla chat del calcetto; le pene previste per questo reato potrebbero danneggiare la reputazione di un’altra vanno da 1 a 5 anni di reclusione, con sanzioni da 5 a 15mila euro. persona o esporla al di là del suo consenso. L’espressione revenge porn è un modo veloce per riferirsi a comportamenti che, più correttamente, dovremmo chiamare “diffusione non consensuale di Cerca anche di far rilfettere chi sta facendo girare immagini intime”, come ritorsione contro un presunto torto subito ma anche quelle immagini, facendogli capire che si tratta a tutti per vantarsi delle proprie conquiste o scambiare contenuti all’interno di gruppi, gli effetti di un reato di cui è complice; ancor prima forum e chat. La tecnologia digitale ha reso enormemente più facile la crea- delle considerazioni legali, dovremmo usare un po’ zione e la diffusione incontrollata di foto e video: a volte questi vengono di empatia e chiederci come ci sentiremmo se quelle ripresi durante momenti di intimità, con il consenso dell’altra persona; altre immagini riguardassero noi o una persona a noi cara. volte di nascosto, mimetizzando telecamere o entrando in modo illegale nei dispositivi digitali altrui; in alcuni casi documentano atti di violenza sessuale. Le piattaforme tecnologiche, veicolo della diffusione Se la diffusione ha lo scopo di umiliare o danneggiare la vittima, le dei contenuti, in alcuni casi (Facebook, Microsotf, immagini possono essere accompagnate dal suo nome, da informazioni che Google) collaborano attivamente e velocemente permettono di rintracciarla e dai link ai suoi proifli social, con tanto di invito a alla loro rimozione; in altri (Twitter, Telegram) commentare e diffondere; le conseguenze sociali e psicologiche sono spesso hanno procedure lente e macchinose, o addirittura devastanti, ifno a portare al suicidio. ignorano le segnalazioni e di fatto incentivano certi Le vittime sono quasi sempre donne, anche a causa della doppia morale comportamenti. per la quale il sesso è qualcosa di cui le donne dovrebbero vergognarsi mentre gli uomini possono vantarsene. Così, in un caso di cronaca di cui si è molto Un grande lavoro su questo tema viene svolto parlato nei mesi scorsi, una maestra ha dovuto ricorrere al tribunale per dall’associazione non-proift Permessonegato, che offre farsi reintegrare nel posto di lavoro da cui era stata licenziata a causa di supporto legale e tecnologico alle vittime di revenge alcuni video fatti girare dall’ex ifdanzato: qui, a fronte di un reato commesso da porn, le aiuta a bloccare la diffusione delle immagini lui, le conseguenze erano ricadute sulla vittima e non sul colpevole. presso le maggiori piattaforme online, le mette in Il revenge porn è a tutti gli effetti una forma di abuso sessuale: come in contatto con chi può dare supporto psicologico e ogni forma di abuso, la chiave sta nella mancanza di consenso, e nel capire che pubblica un report periodico sulla diffusione del il consenso non è dato per sempre, può essere ritirato, va sempre chiesto in fenomeno in Italia. maniera onesta e trasparente. www.permessonegato.it Consumatori gennaio-febbraio 2021 33