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primo piano società Le parole per dirlo continua da pagina 13 attenzioni eccessive alla possessività maniacale alombini Simona Vinci alle richieste di cambiare il proprio aspetto ifsico, scrittrice il maltrattante passa alle critiche, alle offese, a elo P controllare la quotidianità, a impedire contatti Ang to con parenti, amici, colleghi. La violenza ha poi pho un andamento ciclico: dopo l’escalation dalle microviolenze all’aggressione, l’uomo fa di tutto per farsi perdonare ifno ad ottenere la riappa- ciifcazione e così il ciclo può iniziare di nuovo. Contro l’indifferenza Altro elemento cruciale è l’isolamento nel quale la donna è trascinata e mantenuta da chi la maltratta: questa solitudine induce una “paralisi i è sempre piaciuto osservare dagli interni la vita fuori dalle ifnestre e vi- psicologica” che colpisce non solo la memoria e i ceversa da fuori osservare, non vista, gli interni d’altri. Non “spiare”, no, pensieri, ma la stessa capacità di agire e prende- Mpiuttosto direi: perdermi nelle immagini che arrivano dal mondo esterno ascal + Friends è lieto re un’iniziativa. ed essere testimone. Lo fanno in tanti, e lo faceva anche la madre dei fratelli Grimm, R una volta divenuta vedova e con sette ifgli da mantenere, da far mangiare e lavare e di annnciare larrio dei Esistono forme di violenza più subdole e studiare tutti i giorni. A un certo punto della sua giornata, si prendeva un momento meno identiifcabili di altre? e dove avevano dovuto e si metteva seduta su una panchina davanti alla casa popolar i n i l o n n a i t n e i n e n o c i o s Certamente. La violenza psicologica, meno traslocare lasciando la bella casa che avevano avuto a Steinau. Lì, appena fuori casa, di alta alità in Italia eclatante di quella ifsica, ha ugualmente un osservava uno specchio che aveva appeso al muro e che rilfetteva la vita della strada: grande potere distruttivo. Ripetere a una donna passanti, carr ozze, la confusione di una operosa cittadina di ifne ‘700, in Germania. i s r e n t r a a n o s r e a r t t a che è stupida, brutta, che è una cattiva madre, Il pittore ifammingo Jan Vermeer dipinge i suoi capolavori cento anni prima, ma considerarla responsabile delle diiffcoltà dei ifgli, questo racconto potrebbe far venire alla mente una delle sue opere: un interno P O O C n o c a i s l c s e far leva sulle sue debolezze per farla sentire ina- caldo e in qualche modo sicuro e fuori lo scorrere della vita degli altri. Dentro deguata, criticarne i comportamenti ne annienta questi interni, per centinaia di anni le donne, le madri di famiglia, le nonne, le zie, l’autostima predisponendola all’entrata nella le cugine, le sorelle, le ifglie hanno stroifnato schiene e pavimenti, cucinato pasti, spirale della violenza e garantendone il perma- cucito e rammendato calzini, hanno cantato ninne nanne, si sono consumate le nere nel tempo. Anche il sopruso economico con- giunture delle ginocchia, delle anche e delle mani, si sono adattate agli spazi delle tribuisce all’annientamento: è violenza economi- case e hanno in qualche modo preso la loro forma. La vita domestica assorbe e ca impedire ad una donna di lavorare, obbligarla ingoia e spesso, in quella vita, era - ed è - presente la violenza. Quello che è suc - a lasciare il lavoro, controllarne l’estratto conto, cesso in questi ultimi mesi, soprattutto durante il lockdown stretto, è stato come sottrarre il bancomat, obbligarla a versare il suo un salto all’indietro nel passato per moltissime donne che si sono ritrovate in casa stipendio sul conto corrente del partner, sfrut- con i ifgli e magari con dei compagni poco collaborativi o addirittura violenti. Z tarla come forza lavoro nell’azienda di famiglia I dati raccolti da uno studio della Polizia Criminale e del Ministero dell’Interno N AG NEO ZLI EANC ZS SEAOA STM senza che percepisca uno stipendio. Ma anche parlano chiaro: c’è stato tra marzo e maggio il +119% di chiamate al numero verde AE MN non adempiere ai doveri di mantenimento sta- 1522 contr o la violenza e lo stalking messo a disposizione dal Dipartimento per R EET PRD biliti dalla legge nei confronti dei ifgli in caso di le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. (Il numero è sempre attivo ed è LOZIONI LATTICEOFUMOTESTATOseparazione o divorzio. utilizzabile 24 ore su 24). Ci sono stati 59 femminicidi nel primo semestre dell’anno Ancora, ho visualizzato nellacon un ’incidenza più alta del 10% rispetto al 2019. Qual è il primo passo per uscire da queste mente gli interni: cinquemilacentoquindici mani che compongono quel numero di spirali di violenza? telefono, cinquemilacentoquindici telefoni afferrati con le mani tremanti e il cuore Qualcosa deve rompere l’isolamento aiffnché la in gola, cinquemilacentoquindici cuori che battono forte, diecimiladuecentotrenta donna possa sentire di potercela fare o di non palpebre che sbattono, si aprono e si chiudono, diecimiladuecentotrenta occhi che poter sopportare più oltre e attivare così la prima hanno guardato quegli interni domestici con amore, li hanno contemplati con lo richiesta di aiuto. In questo senso i centri e gli sguardo innamorato conifdando in un nido accogliente e di colpo hanno scoperto sportelli antiviolenza fanno un lavoro straordi- che l’amore, chiuso in casa, può trasformarsi in odio, la tenerezza dover convivere nario così come il 1522, il numero verde naziona- e grida d’aiuto. con la violenza e che i sussurri possono diventar le antiviolenza e stalking. Importante è anche Gli uomini che sono stati teneri e dolcemente possessivi sono diventati dei ru- cosa ciascuno può fare contro la violenza sulle vidi aguzzini. Le porte sono chiuse, le ifnestre sbarrate, un grido d’aiuto non basta. donne: per prima cosa guardarla in faccia, senza E allora non vergogniamoci, di tanto in tanto, di guardare, e sì, di spiare dentro negarla o sottovalutarla relegandola a certe le ifnestre chiuse, oltre le inferriate, le persiane, le tende tirate, auscultiamo, categorie di donne o di uomini. Nell’incontro con diventiamo testimoni: è l’indifferenza del fuori che a volte viola e uccide il dentro. usiva una donna che subisce violenza è poi essenziale Il 25 novembre - come ogni anno a partire dal 1999 quando la giornata fu istituita novità in escl* crederle, non giudicare, non minimizzare: dall’Onu - si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: non nei punti vendita ascoltare e accompagnarla, quando è pronta, in teniamo gli occhi aperti solo quel giorno. un centro antiviolenza Consumatori novembre 2020 15 * verifica i pdv che aderiscono all'iniziativa