Cosa sono, in fondo, le mascherine obbligatorie sui treni a confronto con il caro benzina? Con questo retropensiero, molti italiani decidono di lasciare l’auto in garage e riscoprire il treno, per raggiungere città d’arte e borghi storici da visitare magari su una due ruote, anch’essa elettrica. Seguendo le stazioni dell’alta velocità, oggi si può spaziare con “idee no-car” in molte aree del Belpaese.

Non a Perugia, lontana dalle principali direttrici ferroviarie. Ciò nonostante, la bella città umbra rimane molto “green”, economica e si presta a un weekend slow. Arrivandoci in macchina, la soluzione migliore è un buon albergo in zona stadio. Da qui, in 5 minuti si è in un ampio piazzale con parcheggio gratuito dal quale prendere la Minimetrò, un sistema di trasporto pubblico consigliato per non “ubriacarsi” su e giù per colli e poggi. Cinque fermate e in un quarto d’ora si è nel cuore della città. Da qui conviene cominciare la visita. Il sito di Perugia Sotterranea è un’occasione per conoscere le origini etrusche della città, che è ricca d’arte e di storia (la Galleria Nazionale dell’Umbria ha riaperto in luglio). Ma è anche un buon punto di partenza per visitare, con escursioni giornaliere, Assisi, Spoleto, Spello, Montefalco, i borghi storici e i siti naturalistici della regione. Qui, più che in città, serve l’auto!

Frecciarossa dove mi porti All’opposto di Perugia c’è Venezia dove conviene usare le imbarcazioni o i propri piedi. Una bella esperienza per scoprire lentamente la laguna è salire a bordo di un “bragozzo”, peschereccio tradizionale a fondo piatto. Gli esemplari restaurati a fini turistici hanno un piccolo motore di supporto che consente escursioni lente e per piccoli gruppi di 10-12 persone.

In pochi minuti, un Frecciarossa o un qualunque treno regionale ci porta facilmente a Padova. Immancabili qui le visite agli 8 edifici aderenti alla Urbs Picta Card, che custodiscono i preziosi cicli di affreschi del Trecento. A Padova si può organizzare un weekend sostenibile noleggiando una e-bike: circa 3 ore e si percorre l’intero anello cicloturistico che circonda la città lungo gli argini dei corsi d’acqua. Un percorso facile, di una cinquantina di chilometri, che tocca i canali di campagna, le sponde del Brenta fino alle ville di Stra e alla certosa di Vigodarzere.

Ferrara è un’altra città che a piedi o sulle due ruote risulta godibilissima in una vacanza senza benza.

A Firenze è addirittura d’obbligo arrivare in treno e poi muoversi a piedi. Per visitare i musei, sempre affollatissimi, conviene prenotare una delle numerose card che offrono diversi servizi. Ad esempio per le Gallerie degli Uffizi e dell’Accademia (insieme o separatamente) i biglietti d’ingresso con accesso prioritario saltacoda. Come in tutte le grandi città d’arte, una e-bike (con autonomia da 45 a 100 km a seconda del modello) è l’ideale per muoversi, o anche una Vespa elettrica (casco incluso) per spostarsi dai Lungarno alle colline e verso le cantine del Chianti.

Pullman ti saluto! Bari è una delle poche città turistiche in Italia in cui si fa ampio uso del monopattino e del segway. Si possono noleggiare in libertà, oppure partecipare a brevi tour orientativi di circa un’ora. La città, a partire da Bari vecchia, è ricca di punti d’interesse.

Roma in bici invece è un po’ faticosa, sia per il saliscendi dei suoi sette colli, sia per il traffico. Ma una e-bike o un monopattino aiutano quando si va in salita permettendo di ampliare il raggio di azione anche a zone non servite dalla metropolitana. A parte i quartieri del centro e i principali parchi, come Villa Borghese, una delle migliori esperienze “green” è certamente il Parco della Via Appia. Ironico e divertente è il giro in Tuk tuk, il taxi a tre ruote thailandese con autista che ti porta in giro per la città.

Anche per godersi Napoli, in cui traffico e rumore sono di casa, è “furbo” rinunciare a pullman, automobili e smog. Ciò consente di conoscere con lentezza parti della città meno scontate, ma autentiche e affascinanti. Ad esempio percorrendo i tunnel che si trovano sotto i Quartieri Spagnoli nel tour dei sotterranei. O i murales dedicati a Diego Armando Maradona e al trentennale dello scudetto vinto nel 1987. E a proposito di metro, uno dei giri più apprezzati è quello delle stazioni progettate da architetti di fama internazionale, con oltre 200 installazioni di artisti. Per chi ama il tutto organizzato, c’è poi il weekend di Robintur “Napoli in compagnia” dell’11 novembre (treno, 2 notti e 2 cene in hotel, accompagnatore e visite guidate a piedi o con i mezzi pubblici, inclusa una passeggiata al Rione Sanità).   

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